E siamo giunti alla -quasi- fine. Dopo dieci anni di duro lavoro (per altri) e sudate lacrime (per me), siamo giunti alla resa dei conti.
Nel 2008 mio papà mi accompagnava a vedere il capostipite di questa avventura decennale: Iron Man. Anche se, lo devo ammettere, per quanto mi infervorasse vederlo entrare in scena accompagnato dagli AC/DC, mi sono appassionata al mondo Marvel solo dopo l’uscita di Capitan America.
Dal 2008 sono sempre lì, ogni anno, al cinema a vedere in quali infiniti modi sapranno emozionarmi questi supereroi. Che poi altro non sono che nostri segmenti.
C’è la tecnica di Iron Man, la giustizia di Capitan America, la mitologia di Thor, la forza di Hulk, la magia di Dr. Strange, l’infanzia di Spiderman e qualunque altro personaggio in cui voi vi identifichiate.
I fratelli Russo tornano a dirigere un film Marvel, dopo i più che positivi risultati con Capitan America: The Winter Soldier e Capitan America: Civil War.
C’è molto lavoro dietro ad Avengers: Infinity War, tanto lavoro.
Proteso e accumulato per dieci anni e poi sfociato in un capolavoro epico.
C’è anche della dedizione nel lavoro dei fratelli Russo, amore per il Cinematic Universe e amore per noi.
In dieci anni e diciannove film, è il lavoro di squadra a uscirne vincitore, proprio come per i Vendicatori.
Avengers: Infinity War è puro intrattenimento cinematografico, in cui potenza del franchise e talento artistico convergono.
E tutto questo si percepisce.
E dopo 19 film sui supereroi uno pensa sia difficile impressionarlo.
Sbagliato.
I fratelli Russo convergono le forze dell’intero MCU, liberando ogni tipo di potenza.
Potenza che, anche dopo dieci anni, non riesce a stancarti.
E ne vorresti ancora perché, per quanto sia bello vederli all’opera singolarmente, osservarli combattere uniti contro un unico nemico è qualcosa di epico.
Due mondi che si incontrano, universi differenti che vengono a conoscenza l’uno dell’altro. È stato bello veder collaborare i Guardiani con gli Avengers.
Spazio e Terra si uniscono come mai prima d’ora.
C’è magia, c’è divertimento, ma soprattutto ritorna quella bellissima sensazione di far parte di qualcosa di grande, di globale.
Qualcosa di bello.
L’ho sempre vista quella bellezza particolare dell’universo Marvel. Quella particolare capacità di inglobarti. Di includere chiunque, non importa la tua storia, il tuo ceto, se sei maschio o femmina, magro, alto, pelato. Troverai sempre posto, e troverai sempre qualcosa che ti rappresenti.
Ecco, partiamo da qui: inclusione.
In Infinity War ce n’è tanta.
C’è quella che percepisci subito: l’alleanza tra i potenti.
E c’è quella che invece percepisci dopo che sei tornato a casa: la condivisione.
Condividere un evento col resto del mondo, la chiusura del cerchio.
La fine di un decennio.
Termina qui la mia “recensione” prettamente emotiva di questo Avengers.
Domani pubblico quella più “tecnica” e con qualche spoiler, giusto per parlane insieme a voi.
Grazie della lettura,
la vostra amichevole Martina di quartiere.
Credo che la bravura dei fratelli Russo sia stata nel riunire tutti i personaggi e scivolare tra le diverse situazioni, lasciate in sospeso da altri film, senza forzature, creando situazioni davvero esaltanti (e divertenti) per tutti gli amanti della Marvel. É un film eccezionale per gli amanti del genere, basti pensare come appena uscito in sala, per ogni singola scena, ci sia stata un esultanza o un lamento diffuso di dispiacere, e quando un film riesce a creare questa atmosfera di ‘condivisione’, come scrivi, allora c’é il cinema nel senso più vero del termine, e, a prescindere da quello che dirà la critica, é un gran risultato. Splendida recensione! amazedtraveller07
Concordo su tutta la linea! Grazie!
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VISTO!!!
Spettacolare
Epico
Emozionante
Punto
Non
Posso
Che
Concordare
Con
Te
😉
FINALMENTE l’ho visto! Ma è stata una fine amara..e non mi dilungo oltre per non spoilerare😛
Ci vediamo domani allora per discuterne 😉